Ma perché “ll MULINO” ?
Era cosi soprannominato dagli abitanti del paese e rappresentava uno dei Mulini con la posizione più
strategica per quell’epoca, questo perché adagiato sulle sponde del torrente Prino e pertanto usufruiva sia
delle acque come forza motrice, sia del ponte, ed era cosi collegato direttamente con le direttrici di scambio
commerciale intervallivo.
Com’era in origine?
All’interno originariamente era costituito da due opifici, un mulino a grano e un frantoio per la frangitura delle olive. La struttura più antica era deputata alla macinazione di grano, cereali, legumi e castagne, prodotti che storicamente erano destinati al consumo locale. Solo successivamente si decise di aggiungere due vani entro cui fu ricavato il frantoio per la produzione dell’olio. La scelta fu molto saggia e lungimirante infatti le strutture per la macinazione del grano vennero presto convertite in frantoi. Si può persino trovare un riferimento nei documenti di archivio: ancora nel 1829 si menzionano i mulini di Zanetti, con la doppia funzione mulino/frantoio.
Chi gestiva il Mulino?
La famiglia Lupi è nel Novecento l’ultima proprietaria della struttura molitoria ed utilizza il frantoio solo per la produzione di olio, rinnovandolo a partire dal 1920 con la ruota, i torchi e le macine che ancora potete osservare all’interno del nostro locale come arredo.
Curiosità:
Al momento dell’acquisto della struttura la ruota era incastonata in un vano adibito a bagno. I nostri due Chef, hanno liberato la ruota e hanno notato con grande stupore che questa ha iniziato a girare facendo nel contempo ruotare le macine che trovate all’ingresso il tempo non aveva intaccato la ruota, capace di girare dopo tanto riposo. Nasce da qui la nostra volontà di rispettare la storia, ma ancor di più le origini della struttura nella quale vi trovate. Ecco perché accanto al nome EQUILIBRIO esiste una piccola nota, IL MULINO, per rendere memoria a ciò che è stato.